Sono in ritardo sulla tabella di marcia rispetto ad altri nel feed, ma meglio tardi che mai, tanto qui a cialtronopoli non abbiamo mai fatto le cose come cristo comanda, perché dovremmo iniziare ora?
Anche quest’anno l’abbiamo portata a casa, domenica notte sono stati consegnati i premi Oscar e abbiamo fatto i conti con l’insonnia, però nonostante fosse una cerimonia un po’ telefonata e sospettassimo già tutti quale fosse gran parte dell’esito sono riusciti a sorprenderci.
Ammetto che qualche segno di cedimento durante un paio di premi tecnici l’ho accusato, ma ho resistito stoicamente.
Per fortuna durante il weekend mi sono riposata a dovere e già di mio sono abbastanza creatura della notte.
Lo scorso weekend è stata scritta la storia, sì, ma più che quello preferisco dire che è stato fatto un bel passo avanti. Ormai siamo tutti talmente abituati a una cerimonia tutta ammeregana per ammeregani che quasi non ci proviamo nemmeno a crederci sul serio ai miracoli.
E poi invece arriva Parasite di Bong Joon Ho a dare una speranza al genere umano e a dirci che è veramente tutto possibile vincendo non solo 4 premi, ma quello come miglior film.
Per la prima volta un film interamente non in lingua inglese in un paese dove piuttosto che vedere gli originali fanno i remake dei suddetti film perché fondamentalmente “subtitles are lava” (semicit.).
È davvero bellissimo.

Sì, è vero, nel mio post precedente non ho menzionato Parasite più di tanto (è pur vero che non avevo nemmeno tempo), ma in realtà ritengo sia un film degnissimo di tutto il successo che sta avendo: è spietato, divertente e anche un po’ cinico. Quando l’ho visto non sapevo granché della trama, avevo deciso di lasciarmi stupire e ha funzionato. La cosa che mi ha davvero piacevolmente stupito in questi mesi è il modo in cui questo film stia oggettivamente mettendo d’accordo così tante persone diverse in più paesi. Credo sia qualcosa di singolare. Spero esca presto in dvd perché esigo una copia.

Ma poi cosa vogliamo dire a Bong Joon Ho stravolto sul palco e in piena modalità fangirl con Martin Scorsese da una parte della sala e Quentin Tarantino dall’altra? Che carino, è stato un siparietto divertente.

La mia scelta per miglior film era Joker, ma sono contenta lo stesso. Joker è il mio vincitore morale che comunque qualcosa ha preso.
La prima cosa bella è stata la vittoria della compositrice islandese Hildur Guðnadóttir per la Miglior Colonna Sonora Originale.

L’altra cosa che mi ha resa felice della serata anche se ormai telefonatissima è stata la meritatissima vittoria di Joaquin Phoenix come miglior attore protagonista.

Avrei potuto mettermi a urlare alle 5 del mattino, ma sono stata bravissima e non l’ho fatto, però un piantino non me l’ha tolto proprio nessuno.
Adesso farò un po’ di spam celebrativo perché ne ho bisogno, è una cosa che aspettavo da troppi anni.

Sì è successo veramente.


qui ho pensato davvero “oddio mo scappa”
Non so cosa ne pensiate del suo non discorso di ringraziamento dove ha passato il tempo a parlare di problemi più che legittimi e a promuovere il veganesimo ma sinceramente non mi interessa. In questi giorni ho letto critiche a riguardo che ho fatto finta di non aver visto e non ho voglia di affrontare discussioni eventuali nei commenti. Sono solo contenta che abbia finalmente vinto.
Inoltre sulla dedica a River Phoenix sono crollata e avevo gli occhi carichi come due zampogne.

Credo mi passerà nel duemilamai.
Segue carrellata di foto con lui e Rooney Mara perché sono bellissimi.
Foto che ormai avrete visto anche sui tombini, ma chemmefrega questa è cialtronopoli e se volete una cosa seria andate su un sito specializzato.



Un altro premio per cui ho festeggiato è stato quello come Miglior Sceneggiatura Non Originale vinto da Taika Waititi per Jojo Rabbit.
Non avrei mai accettato di vedere quel film andare a casa a mani vuote, è troppo geniale per essere snobbato.

Poi non si sono fatti scappare il momento in cui ha tentato di nascondere la statuetta sotto alla poltrona di fronte a lui.

Renée Zellweger ha vinto come miglior attrice protagonista, meritatamente.
Tutto previsto.

Così come Laura Dern per miglior attrice non protagonista. Tutto regolare, ma io avrei spezzato l’oscar in due almeno e ne avrei dato un pezzetto a Scarlett.

Poi Brad Pitt si è portato a casa un’altra statuetta che ormai avevano previsto tutti (anche se non era tra i miei preferiti), quella del Miglior Attore Non Protagonista.
Ha anche detto una cosa che spero verrà messa in atto prima o poi, cioè che ci vorrebbe la categoria per gli stuntmen. Bravo Brad, lo dico da anni anche io, “ma te sei te e io non sono un cazzo” (semicit.).

Per fortuna poi Elton John e Bernie Taupin hanno portato a casa l’oscar per l’unica nominaton riservata a quel gioiellino bistrattato di Rocketman.
E poi Elton mi ha vendicata, mi piace pensare che ci sia stata una connessione intercontinentale tra il mio e il suo cervello perché ha menzionato l’ingiustamente snobbato Taron Egerton. Bravo Elton.

Quindi sì, alla fine ho avuto delle vittorie personali notevoli e sono tutto sommato soddisfatta lo stesso.
Mi spiace che per il film di animazione non abbia vinto Klaus, però è anche vero che è l’unico di quella categoria che ho visto, magari gli altri meritavano di più e non lo so. Però se non avete visto Klaus recuperatelo che sta su netflix ed è bellissimo.
Special mention per i momenti wtf dell’edizione di quest’anno:
Castelnuovo che si mangia la pizza alle 4 di mattina per festeggiare la vittoria di Parasite come miglior film straniero.

James Corden e Rebel Wilson truccati da gatti con dei costumi paradossalmente migliori della versione CGI di Cats a presentare non prima di aver quasi distrutto il microfono

Invece poi c’è stato il momento cervello piatto perché mi sono apparsi Oscar Isaac e Salma Hayek sul palco a presentare e oltre ad essere sempre entrambi dannatamente boni lui è praticamente condannato alle battutine sull’omonimia con il premio.



Però lui e tutto quel grigio hanno senz’altro dato un ulteriore senso alla mia insonnia autoinflitta.